Pillole di Arcobaleno – La Bandiera Arcobaleno

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Questa rubrica nasce con il semplice intento di fornire informazioni sulle tematiche LGBT+.

Chi mi conosce sta benissimo cosa penso, cosa provo e cosa mi spinge a occuparmi di queste tematiche. È altresì noto anche che, puntualmente, sono al Pride della mia città in prima fila a ballare e cantare, commossa dal lavoro i miei ragazzi di Novararcobaleno.

Nonostante le mie profonde convinzioni, la mia vita e il mio lavoro non voglio convincere nessuno di qualcosa. Sono altresì convinta che una buona informazione davanti a una mente disposta al confronto, faccia miracoli.

La prima pillola riguarda proprio il significato dell’arcobaleno e la nascita della bandiera Rainbow.

Ad inventare la Rainbow Flag fu Gilbert Baker, ex veterano, artista e attivista gay. La realizzò e dipinse personalmente per la San Francisco Gay Freedom Pride parade nel 1978. A chiedergli la creazione di un simbolo delle rivendicazioni LGBT+ fu Harley Milk, militante e politico, primo esponente delle istituzioni americani dichiaratamente gay.

Sembra che venne scelto un arcobaleno perché i colori accesi furono storicamente associati alle persone LGBT+ per riconoscersi a vicenda. Inizialmente era presente anche il rosa, in riferimento al triangolo rosa che i nazisti assegnavano ai deportati omosessuali nei campi di concentramento. I colori, per motivi di costi e praticità all’epoca, passarono presto da otto a sei. I sei colori attuali (rosso, arancio, giallo, verde, blu, viola) rimangono come simbolo di amore, rispetto e inclusione di tutte le diversità.

Oggi ogni sottogruppo della comunità queer ha una bandiera con propri colori, che viene gioiosamente esposta insieme alla classica Rainbow Flag.

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